Caso clinico: Pepe – a cura del Dr. M. Seghetti
Pepe: un caso di epatite cronica idiopatica subclinica
Autore: Matteo Seghetti, DVM, CertSAM ISVPS (Small Animal Medicine), Dir. San. Clinica Veterinaria “RivieraVet” (Grottammare)
Segnalamento
Cane, barbone nano, maschio intero di 3,6 anni e 4,8 kg di peso.
Anamnesi
Pepe viene portato all’attenzione della clinica CVRV per gastroenteropatia ricorrente, caratterizzata da iporessia, vomito e diarrea autolimitanti.
Esame fisico
Pepe mostra stato del sensorio vigile ed indole collaborativa. La sua costituzione fisica è buona compatibile con BCS di 5/9 (Purina BCS scale). Il mantello, la cute ed i linfonodi esplorabili sono nella norma. Le mucose orali sono rosa ed il TRC inferiore a 2”. La frequenza cardiaca e respiratoria sono all’interno dei range di specie e razza. La temperatura è di 38.4 C°. I polsi femorali sono validi simmetrici e concordi con gli atti cardiaci. L’auscultazione polmonare e la meccanica ventilatoria sono normali cosi come la palpazione addominale.
Approccio ed Iter diagnostico
Vengono visionati i precedenti esami ematobiochimici di Pepe (effettuati circa 2 mesi prima) che mostrano un rialzo severo della ALT: 556 U/L (range di riferimento 15-55 U/L) in assenza di altre alterazioni significative.
Si effettuano presso la CVRV nuovi esami ematobiochimici che confermano il persistente aumento della ALT: 430 U/L (range di riferimento 15-55 U/L). Gli acidi biliari sono nella norma cosi come gli indici secondari di funzionalità epatica. Inoltre il profilo malassorbimento (TLI, folati, cobalamina) e l’ecografia addominale sono risultati anch’essi nella norma. Vengono quindi proposte delle biopsie epatiche però declinate.
Si opta quindi per un cambio alimentare con dieta casalinga bilanciata poi sostituita da alimento commerciale iperdigeribile con aggiunta di:
–> Florentero Act (Candioli) una compressa al giorno per due settimane.
Pepe viene rivalutato dopo circa due mesi. Il suo esame fisico non presenta nessuna alterazione e la sua gastroenteropatia risulta decisamente migliorata. Vengono effettuati nuovi esami di controllo in cui permane un moderato rialzo della ALT: 285 U/L (range di riferimento 15-55 U/L). Tutti gli altri parametri risultano nella norma.
Alla luce del persistente rialzo della ALT per un periodo di gran lunga superiore ai 2 mesi, sono state effettuate delle biopsie epatiche per via laparotomica, precedute dalla valutazione dei parametri coagulativi di Pepe che sono risultati nella norma. (fig. 1 e 2)
Figura 1
Figura 2
I campioni ottenuti, da lobi epatici diversi, sono stati sottoposti a:
- esame istopatologico,
- colorazione speciale con Rodanina
- quantificazione del contenuto di rame.
Il quadro morfologico è risultato compatibile con la diagnosi di epatite cronica (EC), diffusa, di modesta entità. la colorazione speciale con Rodanina è risultata negativa. La quantificazione del rame è risultata di 4 μg/g dw (range di riferimento: 300-600 μg/g dw moderato / >1000 μg/g dw elevato) non suggestiva quindi di EC rame associata. (fig. 3)
Figura 3
Diagnosi
Epatite cronica
Discussione e trattamento
Tra le cause di epatite cronica del cane sono riportate:
- forme infettive sostenute da vari agenti eziologici (i.e. Leptospira, Leishmania, Erlichia, Istoplasma, Bartonella, protozoi)
- forme secondarie da farmaci quali: fenobarbital, lomustina, pirimidone, fenitotoina.
- epatite cronica da accumulo di rame che, seppur segnalata prevalentemente in determinate razze, va sempre esclusa in sede di iter diagnostico.
Pepe è risultato negativo a queste indagini, supponiamo quindi per esclusione, che la natura della sua EC sia idiopatica.
Alla luce delle buone condizioni cliniche di Pepe, si preferisce non introdurre al momento una terapia immunosoppressiva ma di monitorarlo con regolari controlli clinici, ematobiochimici ed ecografici seriali.
Viene qui di impostata una terapia a base di antiossidanti, coleretici ed epatoprotettori:
- BeSame 200 mg (Candioli) al dosaggio di mezza compressa al giorno per un ciclo di 60 giorni.
- Acido Ursodesossicolico in compresse al dosaggio di 10 mg/kg una volta a giorno fino a diverso parere medico.
I follow-up effettuati a 30 e 60 giorni dopo l’inizio della terapia hanno mostrato un miglioramento del rialzo della ALT rispettivamente di 229 U/L a 30 e 180 U/L a 60 giorni (range di riferimento 15-55 U/L) rispetto al valore di 285 U/L riscontrato negli esami pre-chirurgici.
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